Una delle priorità che ogni territorio ha, è quella di riuscire a creare lavoro e soltanto stimolando concretamente l'economia sarà possibile la creazione di nuovi posti lavoro, mantenendo quelli esistenti.
Tuttavia le strade intraprese nel passato, hanno ampiamente dimostrato che non sempre ad elevati investimenti economici, corrisponde poi un ritorno occupazionale duraturo nel tempo, che spesso si esaurisce nel momento in cui terminano le risorse pubbliche assegnate.
Pertanto è necessario agire, non tanto sul fronte economico, pure necessario, ma su quello culturale, di tutti i soggetti interessati, pubblici e privati, soltanto in questo modo sarà possibile creare delle nuove opportunità lavorative locali.
Il turismo rappresenta il settore dove la criticità culturale, unita alla scarsa propensione alle innovazioni tecnologiche, inibisce la creazione di nuovi posti di lavoro, che potrebbero scaturire, perfino, solo da una migliore organizzazione dei servizi, oltre tutti quelli nuovi con uno sviluppo pianificato delle offerte turistiche disponibili sul territorio.
In questo momento di grave crisi economica, diventa essenziale riuscire ad ottimizzare tutte le risorse disponibili, ed il turista, rappresenta per ogni territorio quella più importante, perchè può portare un notevole valore aggiunto, soprattutto in tutte quelle mete balneari, che vedono con il bel tempo, un incremento significativo delle presenze.
Tuttavia a questo incremento, che si registra ciclicamente, non sempre corrisponde un aumento dei servizi turistici offerti, arrivando perfino a casi limiti, che quelli essenziali, sono disponibili solo nei mesi "caldi", non è certo un caso isolato, soprattutto in alcune zone geografiche, trovare i ristoranti chiusi nei giorni infrasettimanali del mese di giugno, piuttosto che nessuna attività ludica per il tempo libero.
Nel contempo, si registra un fermento nei periodi di maggiore affluenza, ma che si limita a serate di "punta", nell'ambito di cartelloni estivi più o meno ricchi, ma senza che venga attuata una strategia pianificata per riuscire ad ottenere, visti anche gli sforzi profusi, un ritorno anche per il medio lungo periodo, ad iniziare dalla prossima stagione estiva.
L'assenza di un capillare sistema informativo locale, nella migliore delle ipotesi inibisce la diffusione di tutte le iniziative disponibili, alcune delle quali gratuite, ma molte altre a pagamento, che non disponendo di una rete turistica locale online, non riescono neanche ad intercettare i turisti già presenti sul territorio, figuriamoci quelli nelle vicinanze o tutti quelli potenzialmente interessati.
Questo primo aspetto, comporta un forte danno in termini lavorativi, perchè, ammesso che ci sia qualcuno che è riuscito, seppure tra tante difficoltà, ad attivare un qualsiasi servizio/offerta turistica, non sarà stimolato ad incrementarlo, se non troverà un concreto riscontro significativo, che non può essere certamente rappresentato dal solo contributo pubblico, che può essere perfino deleterio in alcuni casi, in quanto se non è finalizzato a porre delle fondamenta per costruire qualcosa di produttivo, sarà visto come il risultato da raggiungere, e non il mezzo per vendere sempre di più.
Appare fin troppo ovvio, che un elevato numero di turisti, consentirà di mettere a lavorare altre persone, creando nuovi posti di lavori, stimolando i soggetti impegnati a fare sempre meglio, a tutto vantaggio per l'intera economia locale.
Quindi diventa sempre più urgente la necessità di riuscire a mettere in rete online, anche tutti gli operatori turistici locali, in quanto soltanto in questo modo si riusciranno a creare dei nuovi posti di lavoro, evitando il continuo impoverimento del territorio, perchè, se non c'è lavoro o prospettiva di crescita, si è costretti ad andare via, e magari a portare le proprie idee, o le proprie braccia, laddove vi è una possibilità.