Quali sono i capitali del territorio |
Ogni comunità dovrebbe riuscire a valorizzare tutti i propri capitali, ad iniziare da quello più prezioso, il capitale umano.
Purtroppo non sempre avviene ed a perdere valore non è solo il singolo capitale, ma tutto il territorio dove si trova questo bene prezioso, a prescindere se sia immateriale o materiale, in quanto la mancata valorizzazione non consente alla comunità locale di sfruttarne i benefici.
L'importanza del capitale umano è ampiamente sottovalutata, talvolta perfino fino al punto di svalutarlo completamente, e molti, troppi, sono gli esempi possibili, ed ogni volta che questo accade è tutto il territorio che diventa un pochino più povero.
Basti pensare ad un giovane che lascia la propria terra perchè non trova lavoro, porterà la sua forza intellettuale o di lavoro in un'altro territorio, rendendolo più ricco, ma è sempre meno grave di quando un cittadino, uscito dal ciclo produttivo, ad esempio quando va in pensione, non trasferirà la sua esperienza, accumulata con anni ed anni di lavoro a nessuno, ad alcuno, facendola scomparire per sempre, inibendo la possibilità, all'organizzazione dove ha lavorato, piuttosto che alla comunità, di poter sfruttare le competenze che è riuscito ad acquisire.
Ma anche la semplice perdita di memorie storiche della comunità, non consente di poter tramandare le nozioni o tradizioni, che per motivazioni diverse si sono perse nel corso dei decenni, destinate in questo modo a sparire per sempre, come quei lavori artigianali, che hanno consentito la sopravvivenza di quell'individuo e della sua famiglia, sparisce e finisce nel dimenticatoio, senza che nessuno possa capitalizzare, magari continuando l'opera avviata.
Pertanto il primo capitale da valorizzare è quello umano, in quanto vero motore di qualsiasi comunità, con il preciso obiettivo di non perdere la ricchezza immateriale acquisita con il suo trascorso, per poi continuare con tutti quelle attività che possono rappresentare un'attrazione turistica.
Ma anche altri capitali del territorio non sono valorizzati, ed anche quando lo sono, difficilmente si tiene conto di tutto il contesto, ad iniziare dalle Chiese storiche, che hanno una duplice valenza, perchè sono sia la prova tangibile del culto e della fede popolare, ma rappresentano anche la speranza di una comunità che si stringe intorno al Signore per condurre una vita con sani principi morali.
Tuttavia la superficialità che spesso regna sovrana, non consente la definizione di un percorso turistico religioso, dove sia privilegiato l'aspetto spirituale a quello più meramente artistico, pure importante, ma secondario rispetto al messaggio evangelico che ogni opera intende trasferire.
E lo stesso avviene, seppure con altre finalità, anche per i musei ed i monumenti presenti, spesso sconosciuti perfino ai cittadini, con la costanza che anche allorquando c'è qualcuno che abbia acquisito competenze tale da rendere una visita affascinante e completa dal punto di vista storico, difficilmente viene trasferita ad altri soggetti.
Non è pensabile che con l'enorme tecnologia oggi disponibile vi siano ancora Musei, piuttosto che una Pinacoteca, senza un sito web, per non parlare delle spesso scarne notizie sui monumenti presenti nelle pagine del Comune di riferimento, che certamente non invogliano il turista alla visita.
Esistono tuttavia molti altri luoghi che possono essere di interesse turistico, ma l'assenza di una precisa strategia inibisce anche la loro valorizzazione, fino a relegarli nel completo dimenticatoio.
Infine un altro importante capitale da valorizzare è quello di tutte le produzioni locali, siano esse insite nel proprio territorio, ma anche in quelli viciniori, ad iniziare dai prodotti tipici per finire alle produzioni artigianali e quelle artistiche.
Affinché sia possibile una valorizzazione di tutti questi capitali, è necessario creare delle reti settoriali, che confluiscono in un'unica rete turistica locale, soltanto in questo modo sarà possibile, sia non disperdere i tanti sacrifici già profusi dai tanti singoli che si adoperano per la promozione, sia avviare precise e concrete strategie per meglio organizzare e sviluppare l'offerta turistica.
Affinché sia possibile una valorizzazione di tutti questi capitali, è necessario creare delle reti settoriali, che confluiscono in un'unica rete turistica locale, soltanto in questo modo sarà possibile, sia non disperdere i tanti sacrifici già profusi dai tanti singoli che si adoperano per la promozione, sia avviare precise e concrete strategie per meglio organizzare e sviluppare l'offerta turistica.